Il P.M. vietnamita Nguyen Tuan Dung sarà in visita in Europa.
All’ordine del giorno, diverse attività importanti: visita in Belgio e colloquio con Barroso sull’accordo di libero scambio (FTA) che si sta concludendo; visita di Stato in Germania e un importante evento sulla libertà e sicurezza marittima nel Mar Orientale; partecipazione all’ASEM 10 e incontro con Papa Francesco.
Riguardo all’FTA proponiamo su queste pagine un interessante articolo apparso su di un quotidiano vietnamita, tradotto dal Prof. Tran Thanh Quyet in collaborazione con gli studenti del quarto anno del corso di lingua di italiano presso l’Università di Hanoi. E’ questo un ottimo contributo da parte vietnamita che segna l’avvio di una importante collaborazione fra la Biblioteca di studi vietnamiti Enrica Collotti Pischel (CSV) e gli studenti di lingua italiana di Ha Noi.
ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE – VIETNAM: BENEFICI PER ENTRAMBE LE PARTI.
Nel 2014, nonostante una tendenza di ripresa dell’economia globale, tale processo di crescita resta piuttosto instabile e insostenibile. Inoltre, il commercio mondiale registra dei segni di rallentamento a causa delle misure protezionistiche imposte da molti paesi. In tale congiuntura, le grandi economie promuovono in modo attivo dei negoziati per accordi di libero scambio al fine di allargare il mercato, diversificare le relazioni economiche e stimolare un percorso di ripresa sostenibile.
Dopo l’implementazione di misure orientate alla diversificazione dei mercati dell’import-export, dal 2011 il
Vietnam ha stretto sei accordi di libero scambio con grandi potenze economiche mondiali. Secondo le previsioni, il Paese concluderebbe altri sei accordi simili con 55 paesi e territori1, fra i quali l’EVFTA (accordo di libero scambio tra Vietnam e UE) è un accordo di libero scambio completo, conforme alle norme previste dall’OMC. Quest’ultimo riguarda scambi di merci, normative comunitarie sull’origine e sull’applicazione di misure igieniche e fitosanitarie (SPS), barriere tecniche al commercio (TBT), servizi commerciali, politiche di concorrenza, proprietà intellettuale, spese statali, sviluppo sostenibile, difesa commerciale e risoluzioni delle controversie, trasparenza e istituzioni.
1. L’EVFTA: benefici sia per l’UE che per il Vietnam
L’EVFTA porterebbe al Vietnam i seguenti vantaggi: in primo luogo, la creazione di meccanismi consolidati per le merci esportate dal Vietnam verso il mercato dell’UE2, la promozione degli investimenti dei paesi membri dell’UE in Vietnam e la garanzia di un certo equilibrio tra i benefici politici e quelli economici nel processo di attuazione dell’accordo quadro per cooperazione e partenariato onnicomprensivo (PCA)3. In secondo luogo, aiuterebbe a concludere una serie di accordi di libero scambio con grandi partner economici e commerciali, consoliderebbe un equilibrio nelle relazioni economiche con dei partner fondamentali e ridurrebbe la dipendenza del Vietnam dalle economie dell’Asia orientale. In terzo luogo, la stipula dell’accordo di libero scambio con l’UE prima della Cina e degli altri paesi membri dell’ASEAN4 aiuterebbe il Vietnam ad ottenere condizioni favorevoli a breve e medio termine nell’accesso al mercato dell’Unione Europea. Il Vietnam avrà la possibilità di diventare un’importante rotta commerciale nonché punto di connessione fra attività e investitori dell’UE in Sud est asiatico, ritagliandosi un ruolo più importante nei negoziati di libero scambio tra l’UE e l’ASEAN.
Anche l’UE potrebbe godere di diversi vantaggi grazie all’EVFTA: in primo luogo, benché l’economia dell’UE abbia superato il periodo più duro nella crisi del debito pubblico, rimane ancora il rischio di recessione, sopratutto ora che le sanzioni reciproche fra l’UE da una parte e la Russia dall’altra stanno comportando effetti negativi nel processo di ripresa. Oltre alle soluzioni per il rilancio dell’economia, l’UE dovrebbe promuovere attivamente gli accordi di libero scambio allo scopo di allargare il mercato e stimolare la propria economia. In secondo luogo, l’EVFTA è uno di quegli accordi perseguiti dall’UE con possibilità di essere conclusi molto presto. Quando l’EVFTA sarà ratificato, l’UE potrà godere di diversi vantaggi dalla penetrazione nel mercato vietnamita, i quali vantaggi rappresenterebbero un trampolino di lancio per negoziati su accordi di libero scambio fra l’UE e gli altri paesi membri dell’ASEAN. In terzo luogo, l’EVFTA garantirà maggiori opportunità alle aziende europee per farsi avanti ed investire in Vietnam, e affacciarsi al mercato dell’ASEAN attraverso il nostro paese
2. I negoziati stanno registrando passi in avanti e le prospettive sulla conclusione degli accordi sono positive
La relazione tra l’UE e il Vietnam negli ultimi tempi ha visto dei progressi. Il Vietnam ha stabilito un partenariato strategico con i 6 paesi membri più importanti dell’UE (Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Spagna e Olanda) e attualmente è il paese coordinatore nei rapporti tra l’UE e l’ASEAN (sessione 2012- 2015). Nell’ambito delle visite e degli incontri istituzionali, i leader del Vietnam e quelli dell’UE hanno confermato la propria determinazione nel concludere i negoziati per l’EVFTA entro il 2014.
In un contesto politico così favorevole, non appena annunciato l’avvio dei negoziati sull’EVFTA, questi sono stati portati avanti da entrambe le parti con rapidità e meticolosità, in un contesto che ha visto progressi maggiori col Vietnam rispetto ad accordi simili con altri partner. D’altro canto, nonostante l’UE partecipi già a negoziati per accordi di libero scambio con Stati Uniti (TTIP), Giappone, Thailandia, Malesia, Singapore 5 e altri, l’EVFTA al momento sembra non avere rivali nella sua praticabilità e nei suoi tempi di realizzazione. Dopo nove sessioni di negoziazione, i punti di vista dei due partner si sono avvicinati, trovando un punto di equilibrio per quanto riguarda i risultati in varie problematiche, soprattutto nelle questioni piu’ difficili. Fra questi: – Nel campo degli scambi di merci, il Vietnam è in grado di conformarsi ai requisiti dell’UE nell’apertura del mercato dei beni industriali (soprattutto le automobili). L’UE invece ha proposto delle offerte concrete, anch’esse conformi ai requisiti del Vietnam, nell’apertura del mercato dei prodotti agricoli e della pesca. L’UE sta consultando i paesi membri prima di discutere di tali questioni ufficialmente nelle varie trattative.
– Nel campo dei servizi commerciali, il Vietnam ha stabilito certe concessioni per soddisfare le richieste dell’UE sull’apertura dei mercati delle telecomunicazioni, postali, finanziari e di trasporto (soprattutto marittimo).
– Riguardo alle richieste dell’UE sulla diversificazione delle spese statali e provinciali, il Vietnam e l’UE si sono accordate su delle norme congiunte nonché su delle modalità di applicazione flessibili.6
– Riguardo alla differenza nell’applicazione delle indicazioni geografiche, il Vietnam ha proposto delle soluzioni di compromesso tra il sistema europeo e quello americano, assicurando l’assenza di conflitto fra il TPP e l’EVFTA, ed ha ottenuto l’assenso dell’UE.
3. La conclusione della negoziazione sull’EVFTA è nei più vivi interessi di entrambe le parti, e in essa
lo sforzo e la volontà politica dei leader dell’UE svolge il ruolo decisivo.
Nel corso della negoziazione, non si è discusso su ogni questione a turni e a tutto tondo, ma si sono discussi piuttosto i contenuti dell’accordo in modo parallelo. Anche se la conclusione dei negoziati risultasse positiva e la parte vietnamita fosse disposta a portare a termine le trattative, l’EVFTA dovrebbe affrontare comunque delle problematiche poste dall’UE, cioè la stessa UE dovrebbe equilibrare i benefici derivanti dagli accordi di libero scambio con gli altri partner, i procedimenti giudiziari all’interno dell’Unione e ciò che concerne il cambiamento dei capi della Commissione europea.
Per via delle suddette difficoltà, perché la negoziazione si concluda presto, a svolgere il ruolo decisivo sono la volontà e lo sforzo politico delle personalità più autorevoli nell’UE, con a capo il presidente della Commissione europea Barroso. La determinazione, la volontà politica, il ruolo e l’influenza dei capi dell’UE rappresentano un fattore importante che dovrebbe accelerare il processo di negoziazione e concluderlo presto, secondo la volontà di entrambe le parti.
In conclusione, fra gli accordi di libero scambio che l’UE sta perseguendo nel sud est asiatico, l’EVFTA rappresenta il più promettente, quello che porta benefici maggiori ad entrambe le parti nonché le migliori prospettive di cooperazione economica a breve in tale regione. La volontà politica dei capi dell’UE svolge un ruolo chiave nel portare a termine i negoziati. La conclusione positiva della negoziazione sull’EVFTA presenterebbe diversi grandi vantaggi economici considerando lo stimolo alle relazioni economiche fra le due parti. Rappresenta anche un trampolino di lancio per il Vietnam e per l’UE al fine di realizzare e concludere altri accordi di libero scambio con altri partner.
1 Il Vietnam sta partecipando alla negoziazione su accordi quali l’accordo di partenariato transpacifico (TPP – Trans-Pacific Partnership), l’accordo di partenariato economico regionale comprensivo, gli accordi di libero scambio con la Corea del sud, con l’UE, con l’associazione europea di libero scambio (EFTA) e con l’Unione doganale eurasiatica fra Russia, Bielorussia e Kazakistan).
2 I beni esportati dal Vietnam traggono frutto solo da un sistema generalizzato di preferenze (GSP), il quale di natura non è stabile e si va restringendo sempre di più. Secondo le stime degli esperti, il fatturato dell’esportazione vietnamita potrebbe aumentare del 30% – 40% circa se il 90% dei beni esportati potesse beneficiare di dazi nulli (0%).
3 il PCA è stato stipulato ufficialmente nel giugno del 2012 e si sta aspettando la ratifica da parte del Parlamento europeo e di quelli dei paesi membri.
4 L’UE ha affermato di aver concluso la negoziazione del FTA con Singapore, mentre quelle con la Thailandia e con la Malesia restano in una fase di stallo.
5 L’UE ha avviato la negoziazione del FTA con Singapore dal 2009. Nel 2012, dopo 4 anni di negoziazioni, le due parti ne hanno annunciato la realizzazione, ma finora l’accordo non è ancora firmato per via delle problematiche che riguardano gli investimenti, e bisogna ancora accordarsi sulla modifica delle indicazioni geografiche. Singapore è un partner molto sviluppato, le cui politiche sono molto aperte come quelle dell’UE. Inoltre, in questa città-stato ci sono pochi investimenti diretti.
6 Tali provvedimenti vengono applicati solo nelle province e nelle città grandi, e solo per le imprese statali che riescono a completare tutte le procedure per i bandi di gare d’appalto rivolte agli investitori stranieri secondo il regolamento (procedure scritte, lingue, ecc…)